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  • Per dare la stessa vita alla tua nuova storia, video-spot per PROMETEO

    Federica Del GiudiceMolti conoscono Federica Del Giudice. Nel 2013, a soli 21 anni, subì un trapianto di fegato presso l’Istituto Nazionale dei Tumori.

    Da Bari a Milano, il viaggio fu lungo, pieno di dubbi e di ansia per un futuro che non poteva conoscere: viaggiava verso la sua nuova vita.

    Giunta a destinazione conobbe ben presto la realtà di PROMETEO. Ricorderà sempre, dice, l’aiuto che ricevette dai volontari, per gli aspetti pratici e burocratici che si devono affrontare all’arrivo in un nuovo ospedale, ma anche e soprattutto la grande umanità che trovò giungendo in reparto all’Istituto Nazionale dei Tumori. Di grande importanza fu l’incontro con volontari trapiantati con cui confrontarsi, poter parlare di un’esperienza già vissuta da altri inevitabilmente l’aiutò molto. L’accoglienza, il conforto, la vicinanza umana, per lei ma anche per la sua famiglia, le diedero forza. In un periodo buio della sua vita, Federica, oltre a sua mamma e suo papà, ebbe vicino una nuova grande famiglia.

    Oggi studia Psicologia del Benessere all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Ha scritto molti articoli per la pubblicazione PROMETEOInforma. Per esperienza vissuta in prima persona sa bene quanto sia difficile comunicare durante la malattia.“Parlare agli altri della propria malattia, è una cosa troppo difficile da affrontare. Ma non bisogna evitare l’argomento; parlarne può far bene, può essere uno sfogo positivo, un aiuto. Se si evita di parlarne, la malattia si trasforma in una cosa nascosta e rara; il diretto interessato non può fare a meno di sentirsi sbagliato e di avvertire solitudine e il peso di dover combattere da solo.”

    Federica, iscritta all’AIDO Associazione Italiana per la Donazione di Organi, è anche consapevole della poca informazione che esiste a riguardo – “ancora oggi, soprattutto al sud, rimane un tema difficile che spaventa molti. È quasi un tabù”.

    Mossa dall’esperienza e dal desiderio di condividere quello che ha vissuto con chiunque si trovi nella sua situazione, al fine di regalare forza, consapevolezza e aiuto, e soprattutto di diffondere l’importanza della donazione di organi, Federica ha voluto realizzare, insieme a due amiche, Chiara Manna e Alice Valenti, un video-spot, che racconta il periodo del trapianto.

    Quando pensa al suo donatore Federica ci racconta – “… ti resta addosso un’immensa voglia di ringraziare. Ma è un grazie talmente grande che non sai come dirlo”.

     

    Video-spot per PROMETEO, Federica Del GiudiceGuarda il video “Per dare la stessa vita alla tua nuova storia”.

    Il video racconta l’esperienza di una paziente ricoverata presso la Fondazione IRCCS Istituto dei Tumori per un trapianto di fegato, che viene a contatto con l’Associazione Onlus PROMETEO. La frase finale “PROMETEO: RICEVE, RIDONA, RICERCA” descrive in modo esauriente le tre mission dell’Associazione.

    Created by: Federica Del Giudice, Chiara Manna, Alice Valenti
    Edited by: Garbaign Studio


    Accoglienza e umanizzazione delle cure, tra i principali obiettivi di Onlus PROMETEO

    Rinnovo sala attesa settimo piano Istituto TumoriAccoglienza e umanizzazione delle cure sono da sempre tra i principali obiettivi di Onlus PROMETEO e nell’ottica di renderli ancora più concreti nasce “Accolti a 360°”, realizzato grazie al contributo della Chiesa Valdese.

    Il progetto ha permesso una riprogettazione parziale, e un rinnovo degli ambienti dedicati all’accoglienza: gli alloggi di CasaPROMETEO e la Sala di aspetto del Reparto di Chirurgia EGP e Trapianto Fegato dell’Istituto dei Tumori.

    L’idea di fondo è che, mettendo al centro le esigenze dei pazienti, anche i luoghi in cui soggiornano durante il periodo di cure contribuiscano a rendere la permanenza più confortevole e serena ai malati oncologici e ai loro familiari, costretti ad affrontare un percorso lungo, difficile e spesso lontani da casa e dagli affetti.

    Il 18 giugno PROMETEO ha voluto inaugurare, alla presenza del Direttore generale dell’Istituto, Stefano Manfredi e del Direttore sanitario Oliviero Rinaldi, di tutto lo staff medico e infermieristico del settimo piano, dei pazienti e dei volontari, la sala d’attesa del reparto. Un momento importante di condivisione per chi ogni giorno vive quegli ambienti tra difficoltà, speranze, e perché no, qualche sorriso.

    L’inaugurazione è stata l’occasione per festeggiare tutti insieme il compleanno di PROMETEO che da vent’anni lavora al servizio della ricerca clinica e dei pazienti oncologici. Ringraziamo ancora una volta la Chiesa Valdese, l’Istituto dei Tumori, l’architetto Elli che a titolo gratuito ha riprogettato l’arredamento, i volontari che con entusiasmo hanno lavorato all’organizzazione della giornata e tutti coloro i quali ci sostengono nel proseguimento delle nostre attività.

    Guarda il video!

    Accoglienza e umanizzazione delle cure, tra i principali obiettivi di Onlus PROMETEO

     


    Salvatore Camiolo: dopo il dono di una seconda vita arriva il tempo da donare agli altri

    Mazzaferro-Camiolo testimonianza trapianto di fegato«Sul finire del 1993 mi ritrovai con un epatocarcinoma su una cirrosi che affliggeva il mio fegato. Avevo 38 anni, una moglie e due piccoli bimbi che contavano solo su di me.

    Ero precipitato in uno stato di semi coscienza ma con un pensiero martellante: “Non potevo permettermi di andarmene!”. Ma quella era solo la mia speranza di papà disperato!

    Uno dei miei fratelli, medico, subito si prodigò per mettermi in contatto con l’unità trapianto di fegato dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano allora coordinata da un giovane medico, poco più che trentenne, il dott. Vincenzo Mazzaferro di cui già si diceva un gran bene. Durante gli accertamenti di routine ebbi modo di osservare a fondo quell’ospedale, chi vi lavorava e con quale spirito, professionalità e umanità affrontava ogni giorno noi pazienti.Leggi l’articolo


    Michela Monteleone alla Giornata della Ricerca: dalla borsa di studio al Premio Maria Bambina Besana

    Michela Monteleone giornata della ricerca 2019Il 16 maggio 2019 si è svolta a Milano la Giornata della Ricerca dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Il tema di quest’anno “Ricerca e prevenzione: sana alimentazione e buone abitudini possono ridurre il rischio di tumore, ma anche il rischio di recidiva della malattia”.

     

    Come location per l’evento è stato scelto l’Orto Botanico Città Studi per consentire una giornata pensata anche per i pazienti e le loro famiglie, dove poter passeggiare e rigenerarsi, riflettendo, a contatto con gli spazi verdi a disposizione, sull’importanza di uno stile di vita sano.

    La Giornata della Ricerca è anche l’occasione per guardare al futuro e valorizzare e sostenere l’impegno dei giovani scienziati under 35 che svolgono la loro attività di ricerca clinica-epidemiologica, di base e traslazionale all’Istituto Nazionale dei Tumori. “La Giornata della Ricerca rappresenta un importante momento di riflessione e di confronto tra ciò che fa parte del nostro attuale bagaglio di conoscenze e di quello che ci può riservare il futuro” – afferma Marco Votta, Presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori. “Ai nostri ricercatori va tutta la nostra riconoscenza per il grande lavoro che svolgono ogni giorno. Colgo quindi l’occasione per sottolineare ancora una volta che investire nella ricerca è da sempre una scelta vincente, questo sempre e soprattutto per un Centro di eccellenza come INT”.

    Michela Monteleone alla Giornata della Ricerca: dalla borsa di studio al Premio Maria Bambina BesanaTra i quattro giovani che quest’anno si sono particolarmente distinti per il valore e la qualità dei progetti e che sono stati selezionati per ricevere il riconoscimento che consentirà loro di proseguire la propria attività c’è anche Michela Monteleone a cui è stato assegnato, per l’area chirurgica in ambito epato-pancreatico, il Premio Maria Bambina Besana.

    Il progetto premiato, e tuttora in corso, “Molecular prognosis of Neuroendocrine Tumors (NETs):clinical and therapeutic implications of gene mutation assesed by Next Generation Sequencing (NGS)and 3D Organoid Culture” è incentrato sullo studio dei tumori neuroendocrini pancreatici (pNET) localmente avanzati o metastatici ed è nato dalla necessità clinica di comprendere come l’eterogeneità di queste neoplasie rare possa influenzare l’outcome dei pazienti e di poter identificare dei target molecolari da combattere con specifiche terapie.

    Nel corso dell’ultima Giornata di PROMETEO la dottoressa Monteleone ha ricevuto per i suoi meriti una borsa di studio che le consente di continuare la sua formazione chirurgica in Istituto e le ha permesso di proseguire gli studi per i quali è stata premiata.


    Speranza, consapevolezza, coraggio, impegno verso il prossimo. La testimonianza di Antonella

    Raccontare un’esperienza vissuta attraverso una testimonianza è una scelta importante. Condividere la propria storia con altre persone che si trovano nella stessa situazione è un gesto di grande valore che può trasformarsi in un grande aiuto.

    Una email scritta da Antonella Franco, giovane paziente trapiantata anni orsono presso l’Istituto dei Tumori di Milano, e inviata a Vincenzo Mazzaferro, ci ha colpito. Ne condividiamo il contenuto perché riteniamo che, parallelamente al nostro operato, le testimonianze dei pazienti siano fondamentali.

    Aggiungere al processo di guarigione coraggio, consapevolezza, speranza, impegno verso il prossimo, non può che rendere tutto migliore.

    Antonella ha desiderato in questo modo esprimere la sua gioia per il premio ricevuto dal Prof. Vincenzo Mazzaferro lo scorso 12 aprile a Vienna: “Mi sono emozionata. Mi sono venuti in mente tanti fatti della mia vita… Sto bene e sto pensando di scrivere un libro con la mia esperienza di vita per aiutare le nuove generazioni a credere nel valore della vita… i giovani hanno bisogno di testimoni credibili per affrontare la vita con i valori. Prego per voi. Sono contenta, mi ha fatto bene al cuore e alla mente. Un abbraccio forte”.

    Alla risposta del Prof. Mazzaferro, Antonella ha replicato “…Si continua a pregare per questa società, per tutti voi che incarnate il meglio di questa società e che siete come il buon samaritano nelle parole del signore Gesù, voi che ci aiutate, lottate con noi, per garantirci la possibilità di vita. Ho avuto momenti belli, di sconforto, di pianto, di lotta anche nel mio posto di lavoro, ma il sapere che sono amata da Dio padre mi ha aiutato; pensare al mio donatore e alla sua famiglia mi ha aiutato a combattere. Si vive per due. E si prega per la sua equipe e per tutti i vostri pazienti; che possiate essere aiutati dallo Spirito Santo, in questo momento storico ne abbiamo tutti un grande bisogno. Con grande stima e affetto

    Grazie Antonella per la spontaneità del tuo scrivere e per il messaggio che hai mandato anche a tutti noi, permettendoci di pubblicare le tue belle parole. Ci auguriamo davvero che tu possa scrivere o documentare in qualche modo la tua esperienza di vita. C’è veramente tanta necessità di esempi e di verità, soprattutto dalle giovani generazioni, e tu certamente incarni entrambi.

     

     


    La matematica non è un’opinione. 5 x mille moltiplicato per…!

    5 x Mille Onlus PROMETEO5 x mille moltiplicato per …! La matematica non è un’opinione e piccoli gesti hanno fatto la differenza. Anche quest’anno scegli di devolvere il tuo 5 x mille a Onlus PROMETEO.

     

    Siamo giunti al 2019, l’anno in cui la nostra Associazione celebra il suo ventennale. Abbiamo fatto grandi passi in questi 20 anni di attività. Anche la tua firma per devolvere il 5 x mille ha contribuito alla crescita e al consolidamento dell’Associazione e ci ha permesso di continuare ad offrire i servizi che ci contraddistinguono da sempre, di fare accoglienza e di sostenere la ricerca scientifica.

    Abbiamo fatto due conti, abbiamo tradotto in numeri quello che riusciamo a garantire in Associazione ogni anno e lo abbiamo moltiplicato per i vent’anni di attività. Tutto questo è stato reso possibile anche grazie al tuo supporto, a ogni donazione che abbiamo ricevuto, a ogni firma 5 x mille:

    • 65 pomeriggi in compagnia con l’appuntamento Tè con PROMETEO
      = 300.000 tazze di tè offerte in reparto ai pazienti e ai loro famigliari
      Ogni giorno, al settimo piano dell’Istituto Nazionale dei Tumori, i Volontari allestiscono un carrello con tè, biscotti, succhi di frutta, e passano in reparto per offrire a chi lo desidera un momento di svago che aiuta a spezzare la monotonia del tempo ospedaliero, avvicinando pazienti, famigliari e medici;
    • 6 Alloggi CasaPROMETEO x 4.000 notti all’anno
      = 50.000 notti di ospitalità a pazienti in cura a Milano e ai loro familiari
      Le nostre case di accoglienza si trovano nei pressi dell’Istituto Nazionale dei Tumori e sono aperte 365 giorni l’anno, a disposizione dei malati provenienti da tutt’Italia;
    • 2 Borse di studio all’anno
      = 40 giovani ricercatori che ne beneficiano per portare avanti la ricerca sui tumori epatici
      Associazione PROMETEO sostiene da sempre la ricerca clinica applicata, cioè finalizzata non solo ad assistere e curare il malato, ma anche a studiare la malattia ed i suoi meccanismi per individuare ed applicare nuove strategie di cura. Nello specifico, PROMETEO finanzia borse di studio per medici e ricercatori impegnati presso la Struttura Complessa di Chirurgia Apparato Digerente e Trapianto di Fegato;
    • 25 Volontari x 2500 ore di preziosa presenza
      = 50.000 ore di tempo impiegato in aiuto, ascolto e accoglienza dei pazienti in reparto
      È il nostro impegno quotidiano: rendere migliore la qualità della vita dei pazienti ricoverati e dei loro famigliari. La missione dei nostri Volontari è quella di stare vicino alle famiglie e soprattutto all’ammalato, per alleggerirlo del peso che la malattia può portare, nel momento del ricovero ma anche e soprattutto durante la permanenza in ospedale.

    Vogliamo continuare a moltiplicare questi numeri e garantire i nostri servizi. Il nostro impegno non mancherà mai. Grazie di cuore a te che continui a darci fiducia e prezioso sostegno.

    Anche quest’anno fai la scelta giusta e firma per devolvere il tuo 5 x Mille ad Associazione Onlus PROMETEO. Non ti costa nulla e per noi è di grandissimo aiuto.

    Prendi nota del nostro codice fiscale 97243270150 e ricordati di indicarlo sulla tua dichiarazione dei redditi.

    Per approfondire, leggi la pagina 5 x Mille. Troverai il nostro promemoria e tutte le spiegazioni e chiarimenti di cui puoi avere bisogno. Grazie di cuore!


    La storia di Gertrit dal Kosovo. Ora diventerà un grande chef

    Bozza automatica 33Gertrit è appena stato dimesso dal reparto di Chirurgia dell’Apparato Digerente dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e noi di PROMETEO, che lo abbiamo conosciuto durante il ricovero, vogliamo augurargli di poter realizzare il sogno di diventare un grande chef, dopo che sarà tornato in Kosovo e avrà frequentato la scuola che gli permetterà di prepararsi.

    La sua avventura, che desideriamo raccontarvi brevemente, ci ha commossi e ci ha motivati ancor di più nel nostro agire per aiutare chi, ai problemi di salute, aggiunge anche quelli economici.

    Come molti altri giovani, Gertrit aveva deciso di lasciare il suo Paese per emigrare, alla ricerca di nuove prospettive per il futuro, ma per il suo stato di malattia il viaggio verso un futuro migliore si trasformò presto in un incubo. Chi lo “trasportava” in Germania, vedendolo malato, lo abbandonò sul ciglio di una strada di Trieste, dove fortunatamente fu raccolto da persone con il cuore generoso. A Trieste i gruppi di volontariato che prestano la loro opera all’IRCCS Materno-Infantile Burlo Garolfo lo riferirono ai loro medici, che lo hanno curato per il tumore germinale di cui era affetto: una malattia rara che spesso si manifesta in individui giovani come lui.

    Gertrit è stato curato a Trieste, e sottoposto a due interventi all’addome e al torace. Dopo la chemioterapia rimaneva il passaggio di un’altra difficile operazione al fegato, l’unica sede in cui il tumore era ancora da togliere. Grazie alla solidarietà di tante persone e ai rapporti di collaborazione tra i medici delle due Istituzioni, Gertrit un paio di settimane fa è stato portato a Milano ed operato con successo.

    Lo vediamo nelle foto, con i suoi dottori, con gli infermieri e con i volontari di PROMETEO il giorno della sua dimissione, finalmente guarito; oggi stesso tornerà a Trieste dove ha trovato tanti amici e grande solidarietà.

    Quell’abbandono sulla strada, solo, malato e senza un soldo poteva essere la fine, come per tante persone sfortunate che ogni giorno riempiono le pagine dei media. In realtà quell’abbandono per Gertrit si è trasformato in una vita nuova e in un futuro tutto da vivere; il suo sorriso, che mettiamo col suo permesso a disposizione di tutti, racconta da solo quanto grande sia il valore della solidarietà umana e quanto l’impegno a favore dei più deboli e bisognosi possa dare senso al nostro agire.

    La storia di Gertrit dal Kosovo. Diventerà un grande chefLa storia di Gertrit dal Kosovo. Diventerà un grande chef


    12 aprile 2019: Vincenzo Mazzaferro riceve a Vienna il prestigioso EASL Recognition Award

    12 aprile 2019: Vincenzo Mazzaferro riceve a Vienna il prestigioso EASL Recognition Award“Grazie per il vostro aiuto di questi anni. Dedico questo premio a tutti voi, ai nostri pazienti, e ai nostri sogni, qualunque essi siano”.

    Con grande commozione in un sms al suo team all’Istituto Nazionale dei Tumori, Vincenzo Mazzaferro annuncia la notizia. Il 12 aprile 2019, a Vienna, nel corso dell’International Liver Congress 2019, il congresso annuale europeo dedicato alle patologie del fegato, il Prof. Mazzaferro riceve dall’EASL, l’Associazione Europea per lo Studio sul Fegato, un riconoscimento prestigioso, mai dato prima d’ora a un chirurgo italiano, l’EASL Recognition Award.

    Dal 2006, anno della sua istituzione, il premio viene assegnato a scienziati che hanno contribuito al significativo avanzamento delle conoscenze, delle cure e dell’insegnamento nel proprio campo di specialità e che siano riconosciuti ed ammirati in tutto il mondo per i risultati conseguiti. Con questo riconoscimento l’Associazione Europea per lo Studio del Fegato (EASL) è orgogliosa di onorare uomini e donne che hanno scritto la storia dell’epatologia. Un riconoscimento per il Prof. Mazzaferro più che meritato, di cui anche noi di PROMETEO andiamo molto fieri. Il Prof. Mazzaferro, insieme alla sua èquipe presso la S.C. Chirurgia Epato-Gastro-Pancreatica dell’Istituto dei Tumori di Milano, è stato il primo che a partire dal 1991 ha cominciato ad eseguire sistematicamente interventi di trapianto di fegato per tumore.

    >> Guarda il video: Vincenzo Mazzaferro riceve l’EASL Recognition Award 2019

    12 aprile 2019: Vincenzo Mazzaferro riceve a Vienna il prestigioso EASL Recognition Award 2

     

    Dall’Editorial che Journal of Hepatology ha dedicato al prof.Mazzaferro a firma del prof.Pietro Majno-Hurst

    “Cosa possiamo imparare da una carriera come quella del prof.Mazzaferro? che lavorando duramente, con intelligenza ed integrità alla fine si viene ricompensati? Sappiamo bene che ciò non avviene frequentemente. Ma senza lavoro, intelligenza ed integrità non si produce buona scienza. La sua storia ci dimostra che è possibile mantenere questa qualità attraverso un’intera vita professionale nonostante gli effetti collaterali che sempre si associano al successo e al potere e dimostra infine che l’amicizia passa anche attraverso i pazienti e che essa agisce come una leva potente che aiuta a continuare nello sforzo, anche se ciò che alla fine rimane è solo il ricordo del lavoro fatto.”

    >> Leggi l’Editoriale di Pietro Majno-Hurst pubblicato su Journal of Hepatology (articolo in inglese)

    12 aprile 2019: Vincenzo Mazzaferro riceve a Vienna il prestigioso EASL Recognition Award 1

     

     

     

     

     

     

     

     

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    Lievi e precisi come determinati voli: l’esperienza, il workshop, la mostra, un catalogo con tutte le opere

    Lieivi e precisi come determinati voli - Mostra a Palazzo PirelliUn incontro tra due mondi apparentemente distanti, quello degli artisti, fatto di pura creatività, e quello dei medici, nel quale il metodo e il rigore guidano ogni passo.

    “Lievi e precisi come determinati voli. Sguardi altri sulla ricerca e la cura dei tumori” nasce da un accordo, nel 2017, tra l’Accademia di Belle Arti di Brera e l’Istituto Nazionale dei Tumori. Un workshop, che ha visto coinvolti otto giovani giovani artisti allievi dell’Accademia guidati dai Prof. Stefano Pizzi e Cosmo Laera, i giovani specializzandi dell’équipe del prof. Vincenzo Mazzaferro, i volontari di PROMETEO, i pazienti e il personale ospedaliero dell’Istituto, si è rivelato un importante scambio di conoscenze e di esperienze per un esperimento unico che, avvicinando ricerca artistica e ricerca scientifica, ha voluto fornire al pubblico un nuovo approccio al tema dei tumori.

    Una mostra, organizzata e curata dall’Associazione PROMETEO nel marzo 2019, presso lo Spazio Eventi del Palazzo Pirelli a Milano e una pubblicazione realizzata grazie al prezioso contributo della Fondazione CARIPLO, sono state il coronamento e la testimonianza della riuscita del progetto. Il catalogo raccoglie tutti i lavori pittorici e fotografici realizzati in questo lungo ed intenso periodo. Il ricavato della vendita del catalogo che raccoglie tutte le opere esposte e alcuni testi di commento sarà interamente devoluto all’Associazione PROMETEO onlus per le sue attività di sostegno ai pazienti della Struttura di Chirurgia Epato-gastro-pancreatica e Trapianto di Fegato dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

    L’evento di apertura si è svolto alla presenza dei numerosi ospiti, degli allievi del Corso di Specializzazione di pittura e di fotografia dell’Accademia di Brera e dei giovani medici dell’Istituto dei Tumori che hanno collaborato al workshop congiunto tra le due Istituzioni e alla realizzazione delle opere. Durante l’evento si è tenuto un incontro moderato da Sherrie Bhoori, Membro direttivo Associazione PROMETEO per illustrare il progetto e le sue finalità.

    A introdurre la mostra in qualità di organizzatori e curatori, Giuse Dellavesa, Presidente Associazione PROMETEO, Stefano Pizzi, Cattedra di Pittura Accademia di Belle Arti di Brera, Cosmo Laera, Corso di Fotografia, Accademia di Belle Arti di Brera e Vincenzo Mazzaferro, Università degli Studi di Milano e Chirurgia Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori.

    Dopo i saluti di Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia, sono seguiti i preziosi contributi di Luigi Cajazzo, Direttore Generale Welfare Regione Lombardia, Marco Luigi Votta, Presidente Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori, Livia Pomodoro, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera, e Giovanni Apolone, Direttore Scientifico IRCCS Istituto Nazionale Tumori.

    Si ringraziano Regione Lombardia, Fondazione CARIPLO e Amici dell’Accademia di Brera per il supporto all’iniziativa.

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    Il catalogo della mostra è disponibile, per chi lo desiderasse, a fronte di un contributo a partire da 20,00 euro. Anche questo è un modo per sostenere i progetti di Associazione Onlus PROMETEO.

    PRENOTA il catalogo della Mostra e ritiralo presso la segreteria PROMETEO
    c/o Istituto Nazionale dei Tumori, Via Giacomo Venezian 1, Milano
    previo appuntamento telefonico contattando lo 02 23902878

    Effettua un bonifico: Banca Popolare di Sondrio
    IBAN IT41 J 05696 01620 000015010X93
    Causale: Catalogo Mostra (indicare anche nome e cognome di chi ritirerà la copia)

    Grazie di cuore per il tuo sostegno!

     
     

     


    Lievi e precisi come determinati voli: tutte le opere della Mostra in un imperdibile catalogo che sostiene PROMETEO

    Lievi e precisi come determinati voli. Il catalogo della mostraArte e scienza possono avere tanti punti in comune, più di quel che si possa pensare. Ce lo dimostra un progetto unico che ha consentito a questi due mondi di interagire, per un periodo durato più di un anno, attraverso incontri e workshop presso l’Istituto Nazionale dei tumori.

    Il progetto “Lievi e precisi come determinati voli. Sguardi altri sulla ricerca e la cura dei tumori” ha visto coinvolti otto giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera guidati dai docenti Prof. Stefano Pizzi e Prof. Cosmo Laera, i giovani specializzandi dell’équipe del prof. Vincenzo Mazzaferro, i volontari di PROMETEO, i pazienti e il personale ospedaliero dell’Istituto Nazionale dei tumori di Milano.

    Onlus PROMETEO ha coadiuvato, supportato e promosso questo percorso interdisciplinare in linea con gli obiettivi dell’Associazione: la cura e l’attenzione alla condizione umana dei pazienti e il supporto alla ricerca clinica.

    L’esperienza, profonda e positiva, le testimonianze attraverso le opere pittoriche e fotografiche di coloro che hanno partecipato a questo workshop, esposte in mostra a Milano dal 15 al 28 marzo 2019 presso lo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli, sono state raccolte in un catalogo, realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo, che testimonia e racchiude i risultati di questa collaborazione artistico-scientifica.

     

    Il catalogo della mostra è disponibile, per chi lo desiderasse, a fronte di un contributo a partire da 20,00 euro. Anche questo è un modo per sostenere i progetti di Associazione Onlus PROMETEO.

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