“Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.”

Queste sono parole di Mark Twain. E di Giuseppe Carvelli, un ex paziente del 7 piano dell’ Istituto dei Tumori di Milano. Le ha messe in pratica davvero. La sua è una bella storia di forza, speranza e positività.

Nel 2011 gli viene diagnosticato un carcinoma al fegato. Dopo le terapie viene operato e prosegue le cure, perché nel frattempo il tumore si era esteso al polmone, per il quale verrà operato nel 2014.

Da allora continua a fare i controlli di routine, ogni sei mesi, ma nel frattempo ha deciso di non fermarsi e di dedicarsi alla scoperta del mondo: Nuova Zelanda, Thailandia e Australia… e proprio da Melbourne manda un saluto a PROMETEO e al Reparto, ma anche un messaggio di incoraggiamento per tutti coloro che affrontano la malattia.

“Cerco di godermi ogni singolo momento” – racconta Giuseppe – “questo è il cambiamento più grande che ho avuto dopo la malattia, insieme alla capacità di affrontare con positività ogni singolo problema e vivere dando importanza alle cose che contano davvero, progettando sempre nuove avventure verso nuove mete”.

Grazie Giuseppe per la tua testimonianza. Aspettiamo altre tue cartoline e messaggi dal mondo!

 

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Giuseppe Carvelli: una bella storia di forza, speranza e positività 1

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