Lievi e precisi come determinati voli. Il progetto. Estratto da PROMETEOInforma Dicembre 2018“Lievi e precisi come determinati voli. Sguardi altri sulla ricerca e la cura dei tumori”. Questo è il nome del progetto nato un anno fa da un accordo stipulato tra l’Istituto dei Tumori e l’Accademia delle Belle Arti di Brera e di cui Onlus PROMETEO è stato promotore.

Il progetto ha permesso un’innovativa e affascinante dialettica tra due mondi apparentemente distanti: da una parte la creatività del mondo degli artisti, dall’altra parte il metodo e il rigore dei medici. E da questa dialettica emerge un fatto: arte e scienza hanno più punti in comune di quel che si possa pensare e la loro interazione ha dato il via ad un’esperienza profonda e positiva.

Nella pratica, il tavolo di lavoro è stato composto da otto specializzandi provenienti dall’Accademia di Brera e altrettanti giovani medici dell’Istituto Nazionale dei Tumori afferenti all’area della ricerca e della clinica. Nel caso specifico del team proveniente dall’Accademia, la metà frequenta un corso di fotografia

d’arte e l’altra metà uno di pittura. Gli studenti guidati dal Prof. Stefano Pizzi Titolare di Cattedra di Pittura e Responsabile Artistico e dal Prof. Cosmo Laera, docente di Fotografia, hanno partecipato ad una serie di incontri, svoltisi in Istituto con i giovani specializzandi dell’équipe del prof. Vincenzo Mazzaferro. Negli incontri sono stati convolti anche i pazienti, il personale ospedaliero e i volontari di PROMETEO per uno scambio di conoscenze e di esperienze a 360 gradi. Le patologie tumorali nella percezione comune sono spesso avvolte da un’aura negativa e di paura che inevitabilmente caratterizza la condizione del malato. Attraverso la realizzazione di opere artistico-visive prodotte a seguito delle esperienze comuni avvenute nel corso del progetto, si è cercato proprio di creare un nuovo approccio alla malattia nell’ottica di un complessivo ripensamento sul discorso sul cancro. Questo non certo per guarire la malattia, ma per provare a ridefinire le relazioni intersoggettive, per cui se riusciamo ad agire sui discorsi e sulla comunicazione, utilizzando ad esempio come strumento l’arte, forse possiamo modificare il rapporto tra il soggetto e la malattia, nonché il rapporto tra il soggetto e gli altri.

Le testimonianze e le opere pittoriche e fotografiche di coloro che hanno partecipato a questo workshop saranno raccolte in un catalogo e nel marzo 2019 si terranno presso Palazzo Pirelli a Milano una mostra ed un convegno per diffondere ad un pubblico il più vasto possibile i risultati di questa collaborazione artistico-scientifica. Onlus PROMETEO ha coadiuvato, supportato e promosso questo percorso interdisciplinare in linea con gli obiettivi dell’Associazione: la cura e l’attenzione alla condizione umana dei pazienti e il supporto alla ricerca clinica.

L’accordo tra queste due emblematiche istituzioni della città di Milano rafforzerà il connubio tra ricerca artistica e scientifica, riscoprendo la figura del malato nella sua complessità e umanità e in cui le esperienze artistiche possono trovare modo di inserirsi.

di Antinea Pasta – dalla pubblicazione semestrale PROMETEOInforma N.32 – Dicembre 2018

Condividi questo articolo sui social