Porsi un obiettivo, sfidare se stessi, variare gli allenamenti ma soprattutto… continuare a divertirsi!

I runner di PROMETEO sono più carichi che mai, dopo l’appassionato confronto con due coach d’eccezione. Grazie a Luca Mancini e Angelo Grassani per i loro preziosi consigli!

Pubblichiamo alcune delle domande che i runner hanno posto ai coach, perché siamo sicuri che le loro risposte potranno essere molto utili per tutti!

Francesca: Qualche dritta per aumentare la nostra resistenza e migliorare i nostri tempi?

 

Luca: Il metodo più semplice è allenarsi con una persona che è leggermente più veloce di voi: sarà la spinta a tirare un po’ di più senza esagerare. Quando si comincia a preparare una gara, però, bisogna porsi un obiettivo e impostare uno schema di allenamento personalizzato: si parte dalla propria velocità di riferimento (la velocità sui 10 km corsi al massimo delle nostre possibilità) e si cerca di migliorare impostando sequenze di ripetute.

Francesco: Mi servirebbe un consiglio. A me piace molto correre con gli altri, ma se corro da solo mi annoio e finisco per sentire di più la fatica. Come posso fare?

Angelo: Devi imparare a lasciar fluire i tuoi pensieri mentre corri. Qualcuno la chiama “meditazione dinamica”, qualcun altro “training autogeno”: se ti lasci andare, perdi la cognizione del tempo e non senti la fatica. È proprio questo passaggio che ti trasforma in un vero runner.

Linda: Corro da quattro anni e mi piace moltissimo. Però ho la sensazione che il mio fisico abbia raggiunto il suo limite fisiologico: faccio la mezza maratona ma non potrei fare di più, sento che mi farei male…

Luca: In realtà non è così. Se ti alleni sempre alla stessa velocità il fisico si abitua e a un certo punto smetti di migliorare. Invece lo devi “fregare” introducendo delle variazioni di velocità durante l’allenamento. È quello che consiglio anche a chi vuole perdere peso: molti cominciano a correre per dimagrire, ma arriva un momento in cui il corpo impara a conservare le energie e la perdita di peso si arresta. Variando l’allenamento con le ripetute, il processo di dimagrimento riprende.

Claudia: Quando ci si prepara per una gara, non c’è il rischio che il programma di allenamento diventi un’imposizione e si perda un po’ il gusto di correre per se stessi?

Luca: Assolutamente no, succede proprio il contrario perché è in questi momenti che si comincia a sfidare se stessi. Se viene meno il divertimento… scacchi! Dopotutto anche gli scacchi sono un gioco fantastico.

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Correre è stare bene, da soli o in compagnia, è sfidare sè stessi, è come nel caso dei nostri Runner fare qualcosa di buono per il prossimo, ma correre è anche divertimento. Cosa aspetti?

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