Il fegato e la sfida del trapianto-MazzaferroMazzaferro e i criteri di Milano – Chi viene operato di cancro all’apparato digerente da noi trova un supporto che va oltre la chirurgia. Lo seguiamo prima e dopo

Primario del reparto di chirurgia gastrointestinale dell’Istituto Nazionale Tumori, il professor Vincenzo Mazzaferro guida un team molto speciale, che si concentra sul paziente e non solo sulle possibili operazioni. «In questo reparto di chirurgia oncologica viene ricoverato chi ha un tumore dell’apparato digerente, trovando supporto non solo per le operazioni chirurgiche, ma anche per le problematiche mediche associate. La sua caratteristica è di non avere quindi solo una notevole attività chirurgica, ma di gestire tutto quello che viene prima e dopo». Unesempio? «Il paziente a cui si rimuove un tumore dello stomaco o del pancreas, può avere problemi nell’alimentazione e nella tolleranza ai farmaci. Noi cerchiamo di farci carico anche della qualità generale della vita per il malato, che non dipende solo dall’operazione».

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