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  • “Prossimo, molto vicino”, la recensione su Gist.it

    “Prossimo, molto vicino”, la recensione su Gist.itUn viaggio, questa volta non nel mondo del turismo ma della salute. È il libro-inchiesta “Prossimo, molto vicino” nato dalle voci dei protagonisti di 25 anni di vita vissuta nel mondo del volontariato. 

    Un saggio che raccoglie testimonianze e verità, tentando di rispondere alla crisi attuale del volontariato sociosanitario in un momento storico di riordino del Terzo Settore. Perché L’intera società civile non può ignorare il paradosso su cui si continua a equivocare, ovvero che l’opera di volontariato prestata per coloro che sono nel bisogno ha un enorme valore, pur essendo gratuita”

    La solidarietà un valore fondamentale

    Attraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro propone stimoli e riflessioni sul presente senza tralasciare indicazioni su cui costruire il futuro. Pagina dopo pagina, emerge chiaro un messaggio: sta a noi mantenere un ruolo di protagonisti e non di comparse in un mondo che cambia preservando “il buono e il giusto” che, dalle radici profonde della solidarietà e del riconoscimento del nostro prossimo, si ripropone come valore fondante della convivenza umana.

    Il riordino del Terzo Settore

    Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano un’analisi esperienziale di cosa implichi oggi il riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Le ODV, quindi, hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato. ODV che, però, non hanno inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione: un paradosso che non si riesce a comprendere quanto potrà durare. Nella parte finale del libro si prova a dare qualche risposta, ovviamente non definitiva, alle tante domande ancora aperte. Accanto alle parole del cuore e alle parole che restano, si potrà cercare qualche traccia di futuro sia nel passato, sia nel presente che gli autori hanno provato a narrare.

    Una coralità di testimonianze

    Il libro è stato scritto da un medico oncologo, e da un giornalista, Maurizio Maria Fossati (consigliere GIST), grazie alla disponibilità di tanti amici che hanno accettato di parlare della loro esperienza vissuta in prima persona, da protagonisti nel mondo del volontariato, o come sostenitori che hanno contribuito a far sì che si potesse andare incontro ai bisogni del prossimo che ci è vicino. Tutti hanno risposto con entusiasmo all’invito a collaborare che ha rivolto loro la presidente di PROMETEO, con il desiderio di lasciare una testimonianza, animati dalla riconoscenza per quanto hanno ricevuto e per la gioia di aver potuto a loro volta donare in modo completamente altruistico. Per tutti è stato importante dare un messaggio che portasse conforto.

    25 anni di volontariato

    I 25 anni di attività dell’Associazione PROMETEO hanno coinvolto, accompagnato e supportato la vita di molte persone, in un momento difficile della loro vita come quello della malattia oncologica. Le pagine del libro raccolgono pensieri e proposte tratti da momenti di vita vissuta per e con l’Associazione, da situazioni contingenti, talvolta di entusiasmo, talvolta di dolore. Pensieri maturati in esperienze formative nate dalla realtà, dagli interrogativi che sorgono quando per scelta o per caso ci si imbatte nella “voglia di dare una mano”.

    Entrare nel mondo del volontariato

    Ma il libro vuole anche trasmettere lo stimolo a interessarsi e, se possibile, a entrare nel mondo del volontariato, anche solo semplicemente provando a farsi coinvolgere. Tutti abbiamo qualcosa da dare e tutti abbiamo bisogno di ricevere. Crederci è già un buon inizio che aiuta a non far prevalere il senso di inadeguatezza, spesso solo un alibi per non “prendere la rincorsa” e lanciarsi nella sorprendente dimensione dell’altruismo. Un’esperienza unica da vivere insieme agli altri.

    Già 25 secoli fa Platone osservava che “La felicità non sta nel ricevere, ma nel dare”; un principio che la filosofia ha incardinato nella quotidianità dell’uomo comune e nella straordinarietà della vita. Anche i proverbi, che sono l’espressione più sincera della saggezza popolare, ci ricordano che “Il bene che fai, esce dalla porta e rientra dalla finestra”. 

    Il valore del dare

    “Fare del bene, donare qualcosa di sé rappresenta nella mia esperienza lo strumento in grado di dare alla vita il suo senso più alto. È una sorta di valore aggiunto che si percepisce solo maturando la consapevolezza che l’altruismo può diventare il sentimento-guida del nostro agire: solo così diamo sollievo agli altri senza pesare su noi stessi”, sono le parole di un ex paziente, filantropo.

    La scienza che studia le condizioni di quello che definiamo come il “benessere umano” ci dice che per stare bene abbiamo bisogno degli altri, delle relazioni, dell’essere aiutati, amati. Abbiamo bisogno, secondo una prospettiva etico-relazionale, di essere riconosciuti come prossimo e di riconoscere come prossimo chi ci sta vicino. 

    Da tempo immemorabile quella del riconoscimento e dell’attenzione al prossimo è una caratteristica innata, soprattutto in alcune persone e soprattutto in alcune culture. Si tratta di uomini e donne che spontaneamente, senza chiedere nulla in cambio “danno una mano”, si adoperano perché l’altro, che pure non conoscono, possa star meglio, possa superare una situazione difficile, un dolore, una crisi, uno sbandamento, una perdita.

    In Italia due milioni e mezzo di volontari

    In alcune società e nella nostra italiana in particolare, le forme di organizzazione collettiva di questa dote si sono moltiplicate nel tempo, trovando le più varie espressioni e realizzazioni: dalla banda di paese, all’associazione che orienta la ricerca scientifica di una nazione intera, dal piccolo nucleo di aiuto per il doposcuola di bambini con famiglie disagiate, a organizzazioni che trasportano e assistono intere popolazioni nei teatri di guerra. Solo in Italia sono quasi 2 milioni e mezzo le persone che volontariamente e in modo continuativo fanno qualcosa per gli altri, singolarmente o in gruppi, che appunto prendono il nome di Organizzazioni di volontariato (ODV).

    www.gist.it – di Elena Pizzetti


    Prossimo, molto vicino. Un libro inchiesta sul volontariato che nasce dalle voci dei protagonisti – Giornale di Sicilia

    Prossimo, molto vicino. Un libro inchiesta sul volontariato che nasce dalle voci dei protagonisti - Giornale di SiciliaAttraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro raccoglie pensieri e proposte dall’oncologi Vincenzo Mazzaferro, dal giornalista Maurizio Maria Fossati e dall’associazione PROMETEO, pensieri maturati in esperienze formative nate dalla realtà, dagli interrogativi che sorgono quando per scelta o per caso ci si imbatte nella “voglia di dare una mano”.

    Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano il tema del riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Le ODV, quindi, hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato. ODV che, pe-rò, non hanno inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione.

    I 25 anni di attività dell’Associazione PROMETEO hanno coinvolto, accompagnato e supportato la vita di molte persone, in un momento difficile della loro vita come quello della malattia oncologica.

    Secoli fa, Platone osservava che “La felicità non sta nel ricevere, ma nel dare”; un principio che la filosofia ha incardinato nella quotidianità dell’uomo comune e nella straordinarietà della vita. Anche i prover-bi, che sono l’espressione più sincera della saggezza popolare, ci ricordano che *Il bene che fai, esce dalla porta e rientra dalla finestra”.

    “Fare del bene, donare qualcosa di sé rappresenta nella mia esperienza lo strumento in grado di dare alla vita il suo senso più alto. È una sorta di valore aggiunto che si percepisce solo maturando la consapevolezza che l’altruismo può diventare il sentimento-guida del nostro agire: solo così diamo sollievo agli altri senza pesare su noi stessi”, sono le parole di un ex paziente, filantropo.

    La scienza che studia le condizioni di quello che definiamo come il “benessere umano” ci dice che per stare bene abbiamo bisogno degli altri, delle relazioni, dell’essere aiutati, amati. Abbiamo bisogno, secondo una prospettiva etico-rela-zionale, di essere riconosciuti come prossimo e di riconoscere come prossimo chi ci sta vicino.

    Solo in Italia sono quasi 2 milioni e mezzo le persone che, volontariamente e in modo continuativo, fanno qualcosa per gli altri, singolarmente o in gruppi, che appunto prendono il nome di Organizzazioni di volontariato.

    In definitiva, grazie al volontariato e all’impegno di persone meravigliose e schive, le Istituzioni e lo Stato suppliscono ai bisogni della popolazione non abbiente con un aiuto che altrimenti non sarebbe possibile erogare, se non a costi molto significativi. E questo libro vuole anche essere un ringraziamento a tutte queste splendide persone.

    Tutti i diritti d’autore sono a favore dell’associazione di volontariato PROMETEO.

    Da: Giornale di Sicilia


    Prossimo.Molto vicino. In Libreria – Le proposte di novembre – vogliadisalute.it

    Attraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro propone stimoli e riflessioni sul presente senza tralasciare indicazioni su cui costruire il futuro. Pagina dopo pagina, emerge chiaro un messaggio: sta a noi mantenere un ruolo di protagonisti e non di comparse in un mondo che cambia preservando “il buono e il giusto” che, dalle radici profonde della solidarietà e del riconoscimento del nostro prossimo, si ripropone come valore fondante della convivenza umana.

    Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano un’analisi esperienziale di cosa implichi oggi il riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Nella parte finale del libro si prova a dare qualche risposta, ovviamente non definitiva, alle tante domande ancora aperte. Accanto alle parole del cuore e alle parole che restano, si potrà cercare qualche traccia di futuro sia nel passato, sia nel presente che gli autori hanno provato a narrare.
    Maurizio Maria Fossati e Vincenzo Mazzaferro

    Scritto a quattro mani da un medico oncologo, Vincenzo Mazzaferro, e da un giornalista, Maurizio Maria Fossati, il volume ha preso corpo grazie alla disponibilità di amici che hanno accettato di parlare della loro esperienza vissuta in prima persona, da protagonisti nel mondo del volontariato, o come sostenitori che hanno contribuito a far sì che si potesse andare incontro ai bisogni del prossimo che ci è vicino. Tutti hanno risposto con entusiasmo all’invito a collaborare che ha rivolto loro la presidente di PROMETEO, con il desiderio di lasciare una testimonianza, animati dalla riconoscenza per quanto hanno ricevuto e per la gioia di aver potuto a loro volta donare in modo completamente altruistico. Per tutti è stato importante dare un messaggio che portasse conforto.

    I 25 anni di attività dell’Associazione PROMETEO hanno coinvolto, accompagnato e supportato la vita di molte persone, in un momento difficile della loro vita come quello della malattia oncologica.

    Le pagine del libro raccolgono pensieri e proposte tratti da momenti di vita vissuta per e con l’Associazione, da situazioni contingenti, talvolta di entusiasmo, talvolta di dolore. Pensieri maturati in esperienze formative nate dalla realtà, dagli interrogativi che sorgono quando per scelta o per caso ci si imbatte nella “voglia di dare una mano”. Ma il libro vuole anche trasmettere lo stimolo a interessarsi e, se possibile, a entrare nel mondo del volontariato, anche solo semplicemente provando a farsi coinvolgere. Tutti abbiamo qualcosa da dare e tutti abbiamo bisogno di ricevere. Crederci è già un buon inizio che aiuta a non far prevalere il senso di inadeguatezza, spesso solo un alibi per non “prendere la rincorsa” e lanciarsi nella sorprendente dimensione dell’altruismo. Un’esperienza unica da vivere insieme agli altri. – Stefania Lupi

    Da: vogliadisalute.it


    Farsi vicini ai malati che vengono da lontano – Il Corriere della Sera – Salute

    Bozza automatica 48Platone lo aveva capito 25 secoli fa: «La felicità non sta nel ricevere, ma nel dare». Intuizione poi sedimentata nella saggezza popolare, come testimoniano i tanti proverbi che celebrano il valore del dono, in tempi più recenti dimostrato anche dalla scienza: per vivere bene abbiamo bisogno di affetti e solidarietà. In una parola, abbiamo bisogno del prossimo.

    C’è poi chi va oltre e «si fa prossimo», come i due milioni e mezzo di italiani che senza chiedere nulla in cambio si adoperano perché altre persone, mai viste prima, po sano vivere meglio o riescano a superare un periodo difficile. Sono persone mosse da altruismo, che credono nel valore della solidarietà. Ai volontari, soprattutto in campo sanitario, nessuno fa mancare lodi e apprezzamento.

    Ma abbondano solo quelli, perché quando si arriva agli aspetti pratici (ogni attività ha bisogno di risorse economiche, e il Terzo settore non fa eccezione) le cose cambiano. Lo Stato chiede alle associazioni bilanci, garanzie, parametri, che comportano costi e una gestione «aziendalista». È il paradosso di una società che impone logiche economiche anche alle iniziative che vivono di impegno e passione.

    È uno degli spunti di riflessione che emergono da questo libro-inchiesta scritto a molte mani.

    Oltre al giornalista scientifico Maurizio Maria Fossati e al chirurgo oncologo Vincenzo Mazzaferro, tra gli autori c’è l’Associazione Prometeo (il nome fa riferimento alla mitologia, ma è anche acronimo di PROgetto Malattie Epatiche Trapianti E Oncologia) che compie 25 anni. È stata fondata infatti nel 1999 all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per sostenere pazienti in cura per malattie epatiche o sottoposti a trapianto di fegato.

    Tra gli obiettivi c’era anche quello di dare ospitalità e sostenere le famiglie dei trapiantati arrivati da altre città. Nel frattempo le attività dell’associazione, si sono moltiplicate ma sono rimasti intatti senso e obiettivo dell’iniziativa, come dimostrano le testimonianze dei volontari e delle persone passate per «Casa Prometeo». Tutti i diritti d’autore andranno all’associazione Prometeo.

    Da: Il Corriere della Sera – inserto Salute


    Un libro-inchiesta che nasce dalle voci dei protagonisti di 25 anni di vita vissuta nel mondo del volontariato – cronachediscienza.it

    Un saggio che raccoglie testimonianze e verità, tentando di rispondere alla crisi attuale del volontariato sociosanitario in un momento storico di riordino del Terzo Settore.

    “L’intera società civile non può ignorare il paradosso su cui si continua a equivocare, ovvero che l’opera di volontariato prestata per coloro che sono nel bisogno ha un enorme valore, pur essendo gratuita”.

    Attraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro propone stimoli e riflessioni sul presente senza tralasciare indicazioni su cui costruire il futuro. Pagina dopo pagina, emerge chiaro un messaggio: sta a noi mantenere un ruolo di protagonisti e non di comparse in un mondo che cambia preservando “il buono e il giusto” che, dalle radici profonde della solidarietà e del riconoscimento del nostro prossimo, si ripropone come valore fondante della convivenza umana.

    Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano un’analisi esperienziale di cosa implichi oggi il riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Le ODV, quindi, hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato. ODV che, però, non hanno inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione: un paradosso che non si riesce a comprendere quanto potrà durare. Nella parte finale del libro si prova a dare qualche risposta, ovviamente non definitiva, alle tante domande ancora aperte. Accanto alle parole del cuore e alle parole che restano, si potrà cercare qualche traccia di futuro sia nel passato, sia nel presente che gli autori hanno provato a narrare.

    Il libro è stato scritto da un medico oncologo, Vincenzo Mazzaferro, e da un giornalista, Maurizio Maria Fossati, grazie alla disponibilità di tanti amici che hanno accettato di parlare della loro esperienza vissuta in prima persona, da protagonisti nel mondo del volontariato, o come sostenitori che hanno contribuito a far sì che si potesse andare incontro ai bisogni del prossimo che ci è vicino. Tutti hanno risposto con entusiasmo all’invito a collaborare che ha rivolto loro la presidente di PROMETEO, con il desiderio di lasciare una testimonianza, animati dalla riconoscenza per quanto hanno ricevuto e per la gioia di aver potuto a loro volta donare in modo completamente altruistico. Per tutti è stato importante dare un messaggio che portasse conforto.

    Da: cronachediscienza.it


    I 25 anni di PROMETEO. “Noi, vicini ai pazienti prima e dopo il ricovero” – Marianna Vazzana, Il Giorno

    Bozza automatica 47«L’intera società civile non può ignorare il paradosso su cui si continua a equivocare, ovvero che l’opera di volontariato prestata per coloro che sono nel bisogno ha un enorme valore, pur essendo gratuita». Un concetto che sfugge, in un mondo in cui il valore si misura spesso solo sul piano economico. E allora occorre sottolinearlo, soprattutto se le azioni quotidiane, disinteressate e gratuite, mirano a dare conforto al prossimo da 25 anni. È il tempo di vita dell’Associazione Prometeo, che festeggia il suo quarto di secolo.

    Che cos’è? L’acronimo di Progetto malattie epatiche trapianti ed oncologia è un’associazione di volontariato fondata nel 1999 all’interno dell’Istituto dei Tumori di Milano per dare aiuto concreto a malati e familiari e supportare lo studio, la cura e la prevenzione delle malattie oncologiche degli organi dell’apparato digerente. Il fondatore è Vincenzo Mazzaferro, medico oncologo e professore di Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano.

    Professore, come si può riassumere l’attività dei 25 anni di Prometeo?

    «L’associazione ha coinvolto, accompagnato e supportato molte persone in un momento difficile della loro vita, quando hanno dovuto affrontare la malattia oncologica. Grazie ai volontari, i pazienti vengono seguiti non solo nel momento del ricovero ma anche prima e dopo. Pensiamo al dramma di chi scopre di essere malato, che magari arriva da lontano e che si ritrova a Milano senza un alloggio per sé o un accompagnatore.Ecco, in Prometeo trova una mano tesa. Vorrei che ci si rendesse conto del grande lavoro dei volontari, che non ha prezzo, perché danno il loro tempo agli altri. Queste persone, che hanno capito che la felicità sta nel dare e non nel ricevere (e lo diceva già Platone, 25 secoli fa) sono in via di estinzione. Abbiamo voluto dire loro grazie, per i nostri 25 anni di vita, in modo speciale».

    In che modo?

    «Io e Maurizio Maria Fossati, giornalista, divulgatore scientifico e scrittore, abbiamo scritto un libro: “Prossimo, molto vicino” (edizioni San Paolo) che nasce proprio dalle voci dei protagonisti di 25 anni di vita vissuta nel mondo del volontariato. Il ricavato delle vendite sarà tutto destinato all’associazione. Nel volume ci sono testimonianze di sostenitori, ex pazienti, operatori del settore. Ma tentiamo anche di rispondere alla crisi attuale del volontariato sociosanitario in un momento storico di riordino del Terzo settore».

    Che succede nel mondo del Terzo settore?

    «Le realtà di volontariato sono state trasformate in Odv, che sta per organizzazione di volontariato. Significa che per legge devono strutturarsi come fossero un’azienda, con responsabilità, bilanci, parametri da rispettare… Le Odv però non hanno il profitto come fine, né inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione: un paradosso. Già si fatica a reclutare volontari – noi siamo una trentina in totale – e io temo che con il passare del tempo la situazione peggiorerà. Noi proviamo a dare delle risposte: fondamentale perché le cose cambino è che la società riconosca il valore economico della gratuità del volontariato senza perdere di vista il fattore umano».

    Quante persone avete aiutato in 25 anni?

    «Migliaia. E c’è sempre più bisogno, soprattutto al giorno d’oggi, in cui le fragilità sociali aumentano. Prima accennavo alla questione casa: Prometeo ha dei piccoli appartamenti in gestione che può assegnare a chi arriva da lontano per curarsi a Milano. Per il malato l’ospitalità è gratuita, paga solo il suo accompagnatore. Il sostegno è però anche a livello emotivo».

    Nel libro ci sono anche le storie di chi è stato aiutato?

    «Sì, ci sono diverse testimonianze. Abbiamo anche raccolto dei messaggi lasciati nelle nostre case; tanti ci hanno scritto quanto sia stato importante per loro essere presi per mano. Importante capire, soprattutto al giorno d’oggi, che il web non è la soluzione a tutto. Che non tutto si può risolvere con un contatto virtuale. Uno sguardo dolce e una voce amica non hanno prezzo».

    – Marianna Vazzana

    Da: Il Giorno


    Il regalo più bello per il prossimo Natale? Il libro sul volontariato “Prossimo, molto vicino” per aiutare l’Associazione PROMETEO – DialogoNews

    Il regalo più bello per il prossimo Natale? Il libro sul volontariato “Prossimo, molto vicino” per aiutare l’Associazione PROMETEO - DialogoNewsIl volontariato può rendere il mondo migliore. Può offrire un senso di realizzazione e soddisfazione. Il volontariato può avere un impatto significativo sulle comunità in generale. Quando le persone decidono di fare volontariato, donano tempo e risorse per supportare cause ed iniziative importanti, che possono aiutare a migliorare la qualità della vita dei membri della comunità.

    All’insegna di questi principi il collega Maurizio Fossati e il professor Vincenzo Mazzaferro, hanno realizzato per l’Associazione Prometeo il libro “Prossimo, molto vicino”, 192 pagine di testimonianze edite dalla casa editrice Edizioni San Paolo. I diritti d’autore (costo 15 euro) saranno devoluti tutti favore dell’associazione di volontariato Prometeo.

    Si tratta di un libro-inchiesta che nasce dalle voci dei protagonisti di 25 anni di vita vissuta nel mondo del volontariato. Un saggio che raccoglie testimonianze e verità, tentando di rispondere alla crisi attuale del volontariato sociosanitario in un momento storico di riordino del Terzo Settore. “L’intera società civile non può ignorare il paradosso su cui si continua a equivocare, ovvero che l’opera di volontariato prestata per coloro che sono nel bisogno ha un enorme valore, pur essendo gratuita”.

    I contenuti: Attraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro propone stimoli e riflessioni sul presente senza tralasciare indicazioni su cui costruire il futuro. Pagina dopo pagina, emerge chiaro un messaggio: sta a noi mantenere un ruolo di protagonisti e non di comparse in un mondo che cambia preservando “il buono e il giusto” che, dalle radici profonde della solidarietà e del riconoscimento del nostro prossimo, si ripropone come valore fondante della convivenza umana.

    Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano un’analisi esperienziale di cosa implichi oggi il riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Le ODV, quindi, hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato. ODV che, però, non hanno inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione: un paradosso che non si riesce a comprendere quanto potrà durare. Nella parte finale del libro si prova a dare qualche risposta, ovviamente non definitiva, alle tante domande ancora aperte. Accanto alle parole del cuore e alle parole che restano, si potrà cercare qualche traccia di futuro sia nel passato, sia nel presente che gli autori hanno provato a narrare.

    Gli autori: Il libro è stato scritto da un medico oncologo, Vincenzo Mazzaferro, e da un giornalista, Maurizio Maria Fossati, grazie alla disponibilità di tanti amici che hanno accettato di parlare della loro esperienza vissuta in prima persona, da protagonisti nel mondo del volontariato, o come sostenitori che hanno contribuito a far sì che si potesse andare incontro ai bisogni del prossimo che ci è vicino. Tutti hanno risposto con entusiasmo all’invito a collaborare che ha rivolto loro la presidente di PROMETEO, con il desiderio di lasciare una testimonianza, animati dalla riconoscenza per quanto hanno ricevuto e per la gioia di aver potuto a loro volta donare in modo completamente altruistico.
    Per tutti è stato importante dare un messaggio che portasse conforto. I 25 anni di attività dell’Associazione PROMETEO hanno coinvolto, accompagnato e supportato la vita di molte persone, in un momento difficile della loro vita come quello della malattia oncologica. Le pagine del libro raccolgono pensieri e proposte tratti da momenti di vita vissuta per e con l’Associazione, da situazioni contingenti, talvolta di entusiasmo, talvolta di dolore. Pensieri maturati in esperienze formative nate dalla realtà, dagli interrogativi che sorgono quando per scelta o per caso ci si imbatte nella “voglia di dare una mano”.

    Ma il libro vuole anche trasmettere lo stimolo a interessarsi e, se possibile, a entrare nel mondo del volontariato, anche solo semplicemente provando a farsi coinvolgere. Tutti abbiamo qualcosa da dare e tutti abbiamo bisogno di ricevere. Crederci è già un buon inizio che aiuta a non far prevalere il senso di inadeguatezza, spesso solo un alibi per non “prendere la rincorsa” e lanciarsi nella sorprendente dimensione dell’altruismo. Un’esperienza unica da vivere insieme agli altri.
    Già 25 secoli fa Platone osservava che “La felicità non sta nel ricevere, ma nel dare”; un principio che la filosofia ha incardinato nella quotidianità dell’uomo comune e nella straordinarietà della vita. Anche i proverbi, che sono l’espressione più sincera della saggezza popolare, ci ricordano che “Il bene che fai, esce dalla porta e rientra dalla finestra”. “Fare del bene, donare qualcosa di sé rappresenta nella mia esperienza lo strumento in grado di dare alla vita il suo senso più alto. È una sorta di valore aggiunto che si percepisce solo maturando la consapevolezza che l’altruismo può diventare il sentimento-guida del nostro agire: solo così diamo sollievo agli altri senza pesare su noi stessi”, sono le parole di un ex paziente, filantropo.

    La scienza che studia le condizioni di quello che definiamo come il “benessere umano” ci dice che per stare bene abbiamo bisogno degli altri, delle relazioni, dell’essere aiutati, amati. Abbiamo bisogno, secondo una prospettiva etico-relazionale, di essere riconosciuti come prossimo e di riconoscere come prossimo chi ci sta vicino. Da tempo immemorabile quella del riconoscimento e dell’attenzione al prossimo è una caratteristica innata, soprattutto in alcune persone e soprattutto in alcune culture. Si tratta di uomini e donne che spontaneamente, senza chiedere nulla in cambio “danno una mano”, si adoperano perché l’altro, che pure non conoscono, possa star meglio, possa superare una situazione difficile, un dolore, una crisi, uno sbandamento, una perdita.
    In alcune società e nella nostra italiana in particolare, le forme di organizzazione collettiva di questa dote si sono moltiplicate nel tempo, trovando le più varie espressioni e realizzazioni: dalla banda di paese, all’associazione che orienta la ricerca scientifica di una nazione intera, dal piccolo nucleo di aiuto per il doposcuola di bambini con famiglie disagiate, a organizzazioni che trasportano e assistono intere popolazioni nei teatri di guerra. Solo in Italia sono quasi 2 milioni e mezzo le persone che volontariamente e in modo continuativo fanno qualcosa per gli altri, singolarmente o in gruppi, che appunto prendono il nome di Organizzazioni di volontariato (ODV).

    Nell’ambito dell’organizzazione sanitaria, sono davvero tanti i problemi non direttamente correlati alla malattia che i volontari risolvono ogni giorno nei nostri ospedali. In definitiva, grazie al volontariato e all’impegno di persone meravigliose e schive, le Istituzioni e lo Stato suppliscono ai bisogni della popolazione non abbiente con un aiuto che altrimenti non sarebbe possibile erogare, se non a costi molto significativi. E questo libro vuole anche essere un ringraziamento a tutte queste splendide persone.

    Da: dialogonews.wordpress.com


    Prossimo, Molto Vicino: il valore del volontariato nel nuovo terzo settore – mondosanita.it

    Prossimo, Molto Vicino: il valore del volontariato nel nuovo terzo settore - mondosanita.itIl libro-inchiesta dell’Associazione PROMETEO, scritto da Maurizio Maria Fossati e Vincenzo Mazzaferro, svela i segreti e le sfide del volontariato sociosanitario in Italia.

    Prossimo, Molto Vicino è molto più di un libro: è un viaggio intenso nel cuore del volontariato sociosanitario in Italia, narrato attraverso le parole dei suoi protagonisti. Scritto dal giornalista e divulgatore scientifico Maurizio Maria Fossati e dal medico oncologo Vincenzo Mazzaferro per l’Associazione PROMETEO e pubblicato da Edizioni San Paolo, questo volume di 192 pagine affronta la realtà di un settore in profonda trasformazione, ma ancora intriso dei suoi valori di solidarietà e umanità. Tutti i proventi del libro saranno devoluti all’associazione, a sostegno delle sue numerose iniziative.

    Il libro, edito con il titolo completo Prossimo, Molto Vicino, è un’opera che raccoglie testimonianze autentiche, analisi dettagliate e riflessioni critiche. Fossati e Mazzaferro danno voce a chi vive ogni giorno la realtà del volontariato, affrontando temi complessi come la crisi del settore e il nuovo quadro normativo del terzo settore, che introduce modelli gestionali e responsabilità finanziarie inedite per le Organizzazioni di Volontariato (ODV). Questo saggio, il cui titolo riflette la missione stessa del volontariato, è un invito per tutti i lettori a scoprire e sostenere chi si impegna per il bene comune.

     

    I valori fondamentali del volontariato
    Il libro Prossimo, Molto Vicino esplora in profondità il ruolo e i valori del volontariato, riconosciuti fin dai tempi antichi come fondamentali per la crescita di una società armoniosa e solidale. In un mondo sempre più frenetico e individualista, il volontariato rappresenta ancora un pilastro fondamentale, come sottolineano Fossati e Mazzaferro. Attraverso le storie e le riflessioni dei protagonisti, emerge un quadro vivo e autentico dei sacrifici e delle soddisfazioni di chi sceglie di donare il proprio tempo e le proprie energie al prossimo.

    Tra i temi trattati, gli autori spiegano come il volontariato non sia solo un aiuto pratico, ma un atto di riconoscimento e di empatia verso chi affronta momenti difficili. Il libro sottolinea come sia importante non ridurre questa attività al solo ambito della carità, ma considerarlo un valore umano e sociale indispensabile. In ogni storia raccontata, risalta l’idea che la felicità derivi più dal dare che dal ricevere, una filosofia che riassume l’essenza stessa dell’altruismo e dell’impegno sociale.

    Il volontariato e il terzo settore: sfide e cambiamenti
    Prossimo, Molto Vicino entra poi nel dettaglio del nuovo ordinamento del terzo settore, che sta rivoluzionando il modo in cui le ODV operano in Italia. In seguito alle recenti riforme, queste organizzazioni devono infatti adottare una gestione più simile a quella di un’azienda, con responsabilità ben definite e obiettivi trasparenti da raggiungere. Secondo gli autori, questa trasformazione implica un approccio organizzativo inedito, che da un lato consente una maggiore efficienza e trasparenza, ma dall’altro richiede un adattamento che può risultare complesso.

    Nel libro, le testimonianze dei responsabili delle associazioni di volontariato riflettono le preoccupazioni di chi teme che queste nuove normative possano snaturare lo spirito dell’altruismo spontaneo e gratuito che ha sempre animato il volontariato. Tuttavia, Fossati e Mazzaferro evidenziano anche come queste sfide possano rappresentare un’opportunità per modernizzare il settore e garantire una sostenibilità a lungo termine per le organizzazioni.

    Le esperienze di chi vive il volontariato in prima persona
    Uno degli aspetti più emozionanti di Prossimo, Molto Vicino è senza dubbio la varietà di esperienze personali che compongono il mosaico del libro. Ex pazienti, operatori sanitari, familiari e sostenitori raccontano le proprie storie, offrendo al lettore uno sguardo intimo sul mondo del volontariato sociosanitario. Questi racconti, raccolti con cura dagli autori, testimoniano l’importanza di “essere vicini al prossimo” e di trovare la propria realizzazione aiutando gli altri.

    Gli autori evidenziano l’importanza della gratitudine e della speranza, valori che emergono da ogni singola esperienza narrata. Il libro si fa così portavoce di chi ha vissuto l’esperienza del volontariato come un arricchimento personale, un’opportunità di crescita umana che non si esaurisce mai. Grazie a queste testimonianze, Prossimo, Molto Vicino riesce a trasmettere al lettore un senso profondo di empatia e di rispetto verso coloro che scelgono di dedicarsi agli altri.

    Un invito a partecipare al volontariato
    Oltre a offrire un’analisi approfondita della realtà del volontariato, Prossimo, Molto Vicino si propone come un invito a chiunque sia interessato a conoscere meglio questo mondo. Gli autori spronano infatti i lettori a superare le proprie esitazioni e a prendere parte a un’esperienza unica e gratificante, ricordando che “tutti abbiamo qualcosa da dare e tutti abbiamo bisogno di ricevere”. Anche il lettore più inesperto può trovare ispirazione nelle pagine del libro e magari decidere di compiere il primo passo verso una vita più ricca di significato e di relazioni.

    ‘Prossimo, Molto Vicino’: un viaggio nel cuore del volontariato sociosanitario, con storie e riflessioni su un valore inestimabile, quello dell’altruismo. Un omaggio all’impegno di chi sceglie di “essere vicino” al prossimo, oltre ogni difficoltà. – Laura Avalle

    Da: Mondosanita.it


    Prossimo, Molto Vicino. Libro-inchiesta sul Terzo Settore, di Maurizio Fossati, giornalista Unamsi e Vincenzo Mazzaferro, oncologo dell’INT – unamsi.it

    Prossimo, Molto Vicino. Libro-inchiesta sul Terzo Settore, di Maurizio Fossati, giornalista Unamsi e Vincenzo Mazzaferro, oncologo dell’INTDa testimonianze e verità sulla crisi del volontariato sociosanitario emerge il contrasto tra la realtà di coloro che “gratuitamente danno una mano” e il vestito aziendale che vorrebbe imporre loro lo Stato.

    Lo Stato e gli esperti di Economia pensano sia giusto e ormai inevitabile “chiudere” il Terzo Settore dentro un ‘vestito aziendale’, con tutti i vincoli che questo comporterebbe. Ma si tratterebbe di un vestito stretto, di un “paradosso” per una realtà che si basa sul volontariato.

    A porre il problema è ‘Prossimo, Molto Vicino’ (Edizioni San Paolo, 192 pagine, 15 euro), un libro-inchiesta, promosso dall’Associazione Prometeo nata 25 anni fa all’interno dell’Istituto dei Tumori di Milano, e scritto a quattro mani dal giornalista scientifico di Unamsi, Maurizio Maria Fossati e dal medico oncologo dell’Istituto dei tumori (INT) di Milano, Vincenzo Mazzaferro.

    Questo “paradosso” – secondo gli autori – è rappresentato dal fatto che se da una parte attraverso il modello aziendale “le Organizzazioni di volontariato (Odv) hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato”, dall’altra esse “non hanno un inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione”.

    Il libro nasce delle interviste ai protagonisti di 25 anni di Prometeo, a sostenitori, ex-pazienti e operatori del settore sanitario.Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, nella parte finale si prova a dare qualche rispostaalle tante domande ancora aperte.

    E pagina dopo pagina, emerge chiaro un messaggio: sta a noi mantenere un ruolo di protagonisti e non di comparse in un mondo che cambia”, preservando “il buono e il giusto” che, dalle radici profonde della solidarietà e del riconoscimento del nostro prossimo, si ripropone come valore fondante della convivenza umana.

    Solo in Italia sono quasi 2 milioni e mezzo le persone che volontariamente e in modo continuativo fanno qualcosa per gli altri, singolarmente o in gruppi, “uomini e donne – rilevano gli autori – che spontaneamente, senza chiedere nulla in cambio ‘danno una mano’, si adoperano perché l’altro, che pure non conoscono, possa star meglio, possa superare una situazione difficile, un dolore, una crisi, uno sbandamento, una perdita”. – Francesco Brancati

    Da unamsi.it


    PROSSIMO, MOLTO VICINO: il libro-inchiesta sul valore e le sfide del volontariato sociosanitario – 3goodnews.it

    Bozza automatica 46Il nuovo libro esplora il mondo del volontariato attraverso testimonianze e riflessioni e celebra 25 anni di impegno solidale per l’Associazione Prometeo

    PROSSIMO, MOLTO VICINO è più di un semplice libro: è un viaggio nel cuore del volontariato sociosanitario, un racconto autentico di 25 anni di vite dedicate ad aiutare gli altri, narrato dalle voci di chi questo mondo lo vive ogni giorno. Scritto da Vincenzo Mazzaferro, oncologo di fama, e dal giornalista Maurizio Maria Fossati, con il contributo dell’Associazione Prometeo il libro si propone come un’inchiesta sulla crisi attuale e le sfide che il Terzo Settore affronta in un momento di grande trasformazione.

    Il libro-saggio sul mondo del volontariato

    Questo saggio, pubblicato da Edizioni San Paolo, si distingue per la sua prospettiva unica: attraverso un dialogo aperto con volontari, ex-pazienti, operatori sanitari e sostenitori, il libro esplora l’importanza e le contraddizioni del volontariato. “L’intera società civile non può ignorare il paradosso su cui si continua a equivocare: il valore inestimabile dell’opera volontaria, che è gratuita e insostituibile,” affermano gli autori, mettendo in luce il ruolo cruciale del volontariato, oggi soggetto a rigidi criteri e parametri, come se fosse un’impresa aziendale.

    Le sfide per le organizzazioni ODV

    Le Organizzazioni di Volontariato (ODV) oggi hanno responsabilità ben definite: devono mantenere bilanci periodici e dimostrare il valore del loro operato. Eppure, resta un paradosso irrisolto: questi enti non hanno il potere di stabilire regole chiare per chi offre il proprio tempo e la propria dedizione, una situazione che gli autori sperano possa evolversi. Il libro invita alla riflessione, proponendo una visione che affonda le radici nella solidarietà e nella vicinanza umana, valori che hanno sostenuto PROMETEO nei suoi 25 anni di attività.

    Un libro ricco di testimonianze di ex pazienti, medici e operatori sanitari

    Pagina dopo pagina, il lettore viene guidato attraverso esperienze che toccano profondamente il cuore: dal conforto offerto ai malati oncologici, alla gioia di donare qualcosa di sé. Con una sensibilità rara, il libro PROSSIMO, MOLTO VICINO ricorda che “fare del bene arricchisce chi lo riceve e chi lo dona”, un pensiero antico già espresso da Platone, ma che risuona forte anche oggi. La frase di un ex paziente filantropo riassume il messaggio del libro: “L’altruismo è il sentimento-guida del nostro agire, un valore aggiunto che dona sollievo senza pesare su noi stessi.”

    Volontariato sociosanitario, altruismo e generosità

    I proventi del libro saranno devoluti a PROMETEO, un ulteriore gesto di altruismo che rispecchia il cuore del volontariato. Gli autori ci ricordano che “tutti abbiamo qualcosa da dare e tutti abbiamo bisogno di ricevere”, un invito aperto a considerare il volontariato non solo come un atto di generosità, ma come una scelta di vita che arricchisce chi la compie e contribuisce a costruire una società più umana e solidale.

    PROSSIMO, MOLTO VICINO non è solo un libro, ma una chiamata all’azione, un incoraggiamento a scoprire la “dimensione dell’altruismo”, dove la felicità non si misura nel ricevere, ma nel donare. Un libro che invita a riflettere e, forse, a farsi coinvolgere in un mondo che cambia, preservando il “buono e il giusto” delle nostre radici umane.

    Da 3goodnews.it