Martina Acquistapace si è unita alla famiglia dei Volontari di PROMETEO nel 2007. Ci siamo incontrate in una fredda mattina invernale, ma sono bastati pochi minuti insieme a lei per sentire il calore e l’entusiasmo che la animano.
Mi racconta di aver sentito sempre, dentro di sé, l’esigenza di aiutare chi avesse bisogno, anche se per molti anni non si è avvicinata al mondo del volontariato. Quando ha deciso di iniziare la sua prima esperienza, è stata con un’Associazione che sosteneva i pazienti affetti da disturbi psichiatrici. Un intero anno di formazione per abilitarsi a rispondere al telefono alle persone in difficoltà: solo dal tono della loro voce Martina era in grado di capire come stesse la persona dall’altro capo del filo, l’angoscia, la preoccupazione. Era molto brava, l’empatia le permetteva di dare un aiuto concreto, ma la sua abilità spesso portava queste persone a continuare a cercarla e questo non era positivo per i pazienti.
Poi il colpo d’ala: la malattia e l’incontro. Quando ne è personalmente toccata, Martina comprende appieno la differenza fra le parole “ tumore” e “cancro” e, nonostante le difficoltà, scopre in sé una formidabile voglia di combattere. E poi avviene l’incontro con Laura Gangeri, che le propone, anzi la coinvolge, nel progetto PROMETEO. In un istante le è chiaro che questa era l’opportunità di ricominciare una nuova vita, che PROMETEO è quasi uno strumento offertole per rinascere.